La domanda di viaggi di lusso, già dagli ultimi mesi del 2019, ha beneficiato di un periodo particolarmente fortunato, complice anche una sempre maggiore capacità di spesa dei Millennials e delle generazioni più giovani. Stesso trend per il turismo del benessere che ha registrato la più rapida crescita negli ultimi 5 anni perché sempre più viaggiatori incorporano il benessere nei loro stili di vita.
Lusso e benessere motore della ripresa
Lusso e wellness trasformano il viaggio in una esperienza dal forte impatto emotivo che lascia un segno indelebile e che sarà il vero motore a rimettere in moto l’Italia. Nonostante, infatti, il settore del lusso sia dato in calo del 20% a causa del Covid19, sarà proprio il turismo l’ancora di salvezza. L’Italia dovrà giocare bene le sue carte puntando sulla sua attrattiva verso l’estero e la protezione della filiera produttiva.
La carta d’identità del turismo di lusso
Il Monitor Altagamma, elaborato con il contributo dei maggiori analisti internazionali specializzati, reputa strategica la risorsa del turismo per risollevarsi dalla crisi, soprattutto nel target lusso. Questo comparto sarà sempre più legato alle dimensioni dello spazio, del tempo e del silenzio nonché della ricerca dei valori fondamentali della vita: maggiore importanza, quindi, al benessere psico-fisico più che all’ostentazione a tutti i costi. Un trend positivo nel lungo periodo con una crescita del 2-3% da oggi al 2025.
L’Italia rimane tra le destinazioni più amate dai turisti “facoltosi” tanto che nella classifica di Forbes troviamo la città di Palermo, e più in generale la Sicilia, come destinazione per eccellenza. Arte, cultura e paesaggi mozzafiato, in una parola “autenticità”, il mood ispiratore dei nuovi viaggi di lusso 2020.
L’evoluzione del lusso
La definizione di lusso non è così precisa, sono i dettagli a svelarcene i contorni e le tendenze. Prima fra tutte lo spostamento dalla materialità del prodotto all’esperienza che diventa un modo per esprimere se stessi e le proprie inclinazioni senza rinunciare però ai comfort con la massima personalizzazione del servizio.
Insomma, il turismo di lusso diventa un momento di riflessione e crescita personale. Un cambio di paradigma che si riflette anche in una più ampia articolazione dei target, non più confinati ai super ricchi. I più recenti studi di settore parlano di tre categorie:
- Absolute Luxury
- Aspiring Luxury
- Accessible Luxury
da cui derivano ulteriori sottosegmenti:
- i “cacciatori di esperienze”, alto livello di istruzione e budget illimitato
- gli “esploratori”, stesso profilo socioeconomico ma con al centro originalità e novità del soggiorno
- gli “aspiranti al lusso”, disponibilità più contenute ma senza compromessi quando si parla di qualità, comfort e servizi
- gli “oculati”, giovani e con capacità di spesa inferiori ma veri e propri trendsetter quando si tratta di scegliere mete, percorsi ed esperienze
Cambiano anche le priorità di viaggio. Quattro i must del luxury traveler contemporaneo:
- entrare a contatto con nuove prospettive e visioni
- esplorare luoghi unici
- provare nuove esperienze culinarie
- rafforzare legami e relazioni – anche familiari – attraverso la condivisione dell’esperienza di viaggio
E su tutto, fare della ricchezza di questo panorama esperienziale un momento di evoluzione personale e trasformazione.
La vacanza esperenziale come State of Mind
Il concetto di lusso è sempre più slegato dal valore economico ed è sempre più connesso a quello emozionale, alla capacità di creare una narrativa e aprirsi a nuove prospettive e al cambiamento. Qui il comfort non è solo benessere fisico ma soprattutto psicologico in cui tranquillità, serenità e sicurezza vanno a braccetto con novità, azione, avventura e personalizzazione.
Quest’ultima rappresenta la sfida più difficile per chi lavora nel comparto: intercettare le preferenze del singolo per offrire un servizio di alto livello e un’esperienza cucita su misura procurando contenuti emozionali e un’esperienza indimenticabile. Gli elementi relazionali ed esperienziali fanno da padroni e rispondono ai bisogni legati alla sfera emozionale e non solo alla ricerca di status e distinzione.
Il turismo Open Air… il vero lusso di oggi
Il nuovo “livello del lusso” è la vacanza outdoor, vicino a casa, in piena sicurezza dove la privacy sia garantita. In Italia la vacanza open air è sempre più richiesta dal mercato. I numeri parlano chiaro: nelle ultime due stagioni estive le strutture italiane hanno sfiorati i 70 milioni di presenze totali ed hanno generato un sentiment fortemente positivo nell’84% degli ospiti.
La stagione 2020 ha visto un ulteriore incremento del settore a causa dell’esigenza diffusa di grandi spazi aperti e poco affollati, che garantiscono un soggiorno riservato e a contatto con la natura.
A sostenerlo è anche Club del Sole, il leader della vacanza outdoor sul mare, con 2 milioni di presenze nel 2019 e 15 dei 17 camping village di proprietà affacciati sul mare e localizzati in 7 regioni italiane: un totale di 1 milione di mq di terreno, attrezzati con confortevoli bungalow, mobilhome e piazzole. Fiore all’occhiello è il Desenzano Glam Village, sulle sponde del lago di Garda, che offre un’experience evoluta e un nuovo concept abitativo di alto livello, interpretando così l’innovativa tendenza del lusso “en plein air” che risponde alla richiesta di una vacanza tutta made in italy.
È la nuova tendenza del glamping, un’abbreviazione tutta anglosassone delle parole glamourous e camping che ha fatto capolino nel corso degli anni 2000 quando si è iniziato a immaginare un concetto di campeggio più elegante. Da qui, il campeggio con le comodità di un albergo, seppure conservando il contatto con la natura, ampiamente ispirato dalle lodge-tent in Africa del Sud. Il glamping ha di recente preso piede in Europa, sviluppatosi massivamente nel Regno Unito e in Francia e ha conquistato anche i viaggiatori italiani in cerca di un contatto con la natura e sensibili a comportamenti eco-responsabili.
Thanks Unsplash e Club Del Sole for the photos