di Martina Bet

Ogni anno, nelle principali capitali del fashion quali New York, Londra, Milano e Parigi, si  svolgono le celebri settimane della moda: stilisti e case presentano le loro ultime collezioni e determinano le tendenze del nuovo anno. Questi eventi ed in generale l’industria dell’alta moda sono sempre stati visti come realtà molto lontani dalla gente comune: inviti riservati solo a celebrita’ e giornalisti, catwalks, feste private e abiti da sogno.

Quello che però è sempre stata considerato un segmento di nicchia riservato solo ad un pubblico elitario, sta lentamente diventando aperto ed accessibile a chiunque abbia una connessione internet. Negli ultimi anni grazie alla rapidissima evoluzione del web ed in particolare all’avvento dei social media, designers, stilisti ed icone di stile hanno la possibilita’ di connettersi con il pubblico ad un livello più vicino, accorciando così le distanze tra i due mondi.

Alcuni dei personaggi piu’ famosi della fashion industry come Diane Von Furstenberg, Paul Smith e Anna Wintour sono attivi costantemente su twitter e grazie alla loro comunicazione regolare, i fans sono in grado di partecipare a questo mondo scintillante e glitterato, spesso fatto di eccessi e stravaganze, e dare un aspetto umano a volti noti che dal di fuori appaiono irraggiungibili.

La settimana della moda e’ la kermesse per eccellenza che si e’ trasformata in modo radicale nell’ultimo decennio, abbattendo i confini tra backstage e passerella. Il sito della Milan Fashion Week e’ completamente interattivo e sono disponibili tutti i livestream delle sfilate, rendendole dei veri e propri fenomeni virali. Prima che arrivasse internet, designers e stilisti presentavano le loro nuove c

ollezioni a editor e influencer, i quali dovevano poi interpretarli per il pubblico. Oggi, quest’ultimo e’ invece coinvolto istantaneamente grazie all’immediatezza e velocita’ del photo sharing; dando inizio ad un processo di ready-to-buy. I vestiti delle collezioni sono ora acquistabili in pochi clic e non e’ piu’ necessario aspettare mesi prima che si possano trovare nelle boutiques.

Proprio per la loro natura immediata, Instagram stories e Snapchat sono le piattaforme piu’ usate dalle case di moda, fashion blogger e modelli. Non esiste piu’ un momento della fashion week che non sia documentato: dal backstage e la passerella agli after party. Alessandro Michele, creative director di Gucci, ha trascorso i giorni prima dell’inizio della settimana della moda postando sul suo instagram stories foto ispirate alle nuova collezione, uscita ultimamente a Milano.  Tutto questo non ha fatto altro che creare anticipazione e coinvolgimento con l’audience, che viene costantemente invogliata a condividere e commentare in diretta.

La fashion week e’ quindi oggi un prodotto dell’industria dell’alta moda e della societa’ dell’immagine, consumabile interamente e su piu’ piattaforme.  La sinergia fra fashion e social media ha fatto si’ che un evento esclusivo si trasformasse in una grande community cui tutti  possono sentirsi protagonisti alla pari come opinionisti diretti.