Gli elementi essenziali per un buon posizionamento

La search engine optimization, o semplicemente SEO, è quell’insieme di strategie e pratiche volte ad aumentare la visibilità di un sito internet migliorandone la posizione nelle classifiche dei motori di ricerca, nei risultati non a pagamento, detti risultati “puri” o “organici “.

È un elemento molto importante e da non sottovalutare in una strategia di marketing, ma d’altra parte è anche un processo complesso e difficile: bisogna tenere in considerazione numerosi fattori come gli algoritmi in continua evoluzione, gli aggiornamenti delle piattaforme e i cambiamenti comportamentali degli utenti.

Tra i diversi trend di ricerca di Google da tenere sotto controllo per le strategie di marketing del 2018, noi di Easycom vi riportiamo in questo articolo quelli che sono secondo noi i più rilevanti.

1. La qualità dei contenuti del vostro sito è sempre più importante

Il concetto chiave alla base della ricerca di Google è sempre stato relativo al contenuto, ritenuto rilevante quando soddisfa completamente le necessità informative di un utente.Le pagine web che ricevono più̀ visite e con un alto livello di engagement sono infatti quelle indicizzate meglio. L’enfasi di Google sulla qualità̀ delle pagine online è strettamente collegata al tipo di contenuti che queste pagine offrono: In poche parole, Google indicizza i suoi utenti su pagine che sono di qualità, popolari e coinvolgenti. I primi tre siti trovati sulla pagina dei risultati su Google hanno in media 45% di contenuti in più̀ rispetto a quelli che si trovano in seconda o terza pagina.

2. La velocità di caricamento

Secondo una recente ricerca infatti, 53 persone su 100 “tornano indietro” se una pagina web impiega più di 3 secondi a caricare. I motori di ricerca sono particolarmente sensibili alla velocità di caricamento di un sito, tanto che Google lo considera uno dei primi fattori di posizionamento. Evitiamo quindi di caricare sul sito ad esempio immagini troppo pesanti: qualità sì ma piccole dimensioni. 

3. Parola d’ordine Mobile

 Gli smartphone sono entrati in maniera sempre più̀ invasiva all’interno della vita di tutti i giorni. Secondo una ricerca di comScore, sono ben 45.2 milioni gli italiani che possiedono un qualsiasi tipo di cellulare, di cui il 73% dispone di uno smartphone. Google data ha inoltre rivelato che si effettuano molte più̀ ricerche sugli smartphone che da computer. E’ quindi importante sviluppare un sito “mobile-friendly” e responsive.

4. Quick answer

“Quali erano i sette nani? Aspetta che cerco su Google”. All’interno delle serp sono comparse da poco le cosiddette quick answer boxes: sono risposte istantanee ed immediate che appaiano in modo random e prescindono dalla posizione di un sito. Comparire in una di queste ‘boxes’ permette di scavalcare anche siti più autorevoli.

5. Ricerca vocale

 “Hey Siri”. Il numero di persone che fa uso degli assistenti vocali è sempre maggiore e non possiamo più ignorare questo fattore. Abbiamo Siri, Cortana, Alexa e Google Assistant e possiamo chiedere loro di fare una telefonata, accendere la TV, aprire Spotify, ordinare una pizza.

Le ricerche vocali, in generale, sono query geo-localizzate in cui l’utente utilizza un linguaggio informale, colloquiale. A seconda del business di riferimento, il potenziamento del local SEO, l’inserimento di conversational keyword e structured data markup, fornirebbero informazioni aggiuntive che aiuterebbero i motori di ricerca ad indicizzare meglio i contenuti.