Lo storico quotidiano statunitense sperimenta contenuti originali per la tecnologia che cambierà la nostra quotidianità

Notizia di qualche giorno fa, l’annuncio ufficiale del New York Times relativamente alla sua edizione pensata per i dispositivi Amazon e la lettura vocale di Alexa.

Una notizia che forse ci aspettavamo ma merita qualche riflessione: che il nostro destino di utenti del web sia indissolubilmente legato al comando vocale, sembra ormai indiscutibile; che anche il mondo dei media debba lavorare per anticipare i tempi e sfoderare idee sempre più brillanti per non ancorarsi ad un passato glorioso, troppo passato, sembra d’obbligo.

Qualcuno di voi, anche prima di questa versione del New York Times, avrà sperimentato la lettura vocale delle breaking news con il proprio tablet e smartphone. Voci sempre meno robotiche e più piacevoli, sono in grado da diversi anni di leggere per noi estratti di notizie pubblicate sui media.

La riflessione stimolata dal lancio di comunicato del New York Times dell’11 gennaio, però, non è tanto da ricercarsi nella tecnologia, che ormai non ci sorprende più di tanto, ma nella capacità dello storico quotidiano statunitense di rinnovarsi e sfruttare i nuovi mezzi a suo vantaggio.

Nuovi contenuti da veicolare su nuovi mezzi

L’aspetto interessante è che non si è limitato a rendere i propri contenuti disponibili per la lettura della voce di Alexa ma ha ideato contenuti specifici da veicolare su questo canale e, lasciatecelo dire, la differenza è sostanziale.

Nel comunicato Monica Drake, assistant managing editor ha dichiarato: “Abbiamo iniziato ad esplorare i modi in cui la tecnologia vocale può portare il Times al nostro pubblico, dove e come lo desidera”.

La capacità di esplorare e rinnovarsi

Ricordate il timido approccio della stampa periodica sul web? Inizialmente gran parte delle testate italiane – tranne forse alcuni illuminati – sfruttava i contenuti pubblicati sull’edizione cartacea per la versione online.

La presenza su web era poco più di un mero duplicato della copia in edicola. Oggi quei contenuti apparirebbero poco sfruttabili sulla rete. La differenza l’hanno fatta le grandi testate, ideando contenuti originali, tagli nuovi, modificato la stesura stessa degli articoli. Nemmeno la scrittura per la pubblicazione su carta, infatti, era adatta al lettore del web e non ottimizzata per i motori di ricerca (con grande dispiacere per chi di noi, giornalisti nati su carta stampata, ha dovuto rivedere i propri canoni).

The New York Time Briefing

Il New York Times (https://www.nytimes.com/subscription/multiproduct/lp8L4TV.html) si è sempre distinto per la vision e la capacità di rinnovamento. Insomma, non ci ha sorpreso più di tanto che abbia firmato anche questa ultima novità.

L’accesso al servizio è davvero semplicissimo: “Alexa, – enable The New York Times Briefing”, ecco quanto basta per procedere poi all’ascolto delle notizie salienti, lette da Micheal Barbaro di “The Daily”. L’edizione lascia spazio anche al gioco culturale, con un quiz settimanale ideato appositamente per l’edizione vocale, e alla possibilità di accedere ad approfondimenti .

È un inizio, come confermato dalla dirigenza. Un grande inizio, diremmo noi: l’esplorazione di un’area in cui ancora molto è da scrivere e c’è grande possibilità di avere l’idea vincente.

Viene da chiedersi chi sarà il prossimo. Attendiamo trepidanti qualche sorprendente idea dai media italiani.