Negli ultimi anni si sono moltiplicate le attività e le relative notizie sul riconoscimento di negozi e botteghe come esercizi storici in tutta Italia. Le istituzioni, le Camere di Commercio e le Associazioni di categoria si stanno sempre più orientando verso la conservazione del patrimonio e il riconoscimento e la salvaguardia del suo valore culturale ed economico. I negozi e le botteghe storiche rappresentano un patrimonio imprenditoriale, sociale e culturale, che è parte integrante della storia delle città e contribuisce a sviluppare e a radicare un collettivo senso di appartenenza e di identità negli abitanti. Il percorso, a tendere, è quello di riconoscimento dello status di bene culturale.

Estetica ed economia

Questa iniziativa ha una duplice valenza. Da un lato, viene riconosciuto il valore “estetico” che ha le sue ripercussioni sul tessuto urbanistico della città. Come sottolinea la Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi: <Conservare e valorizzare gli arredi, le attrezzature e le insegne “di una volta” deve rappresentare, nella società moderna, un punto di forza per quei negozi che contribuiscono al prestigio e al decoro urbano ed è un preciso dovere della collettività tutelare questi monumenti viventi delle città.> L’obiettivo è evitare l’omologazione legata ai franchising o ai grandi gruppi che “…fa disperdere le nostre radici culturali, mercantili e artigianali di cui i centri storici sono una testimonianza”. Dall’altro, è un modo per tutelare le lavorazioni tipiche e il saper fare artigiano che, troppo spesso, si perdono nel passaggio generazionale. Il riconoscimento di esercizio storico ha, infatti anche una valenza economica: a seconda delle varie Regioni sono previste premiazioni, agevolazioni e priorità di finanziamento nei bandi.

Comunicazione

Questa certificazione ha dato inizio a un percorso virtuoso che ha smosso settori economici limitrofi. L’Istituzione dei registri ha, infatti, aperto la porta alla creazione di marchi di appartenenza e di qualità da esporre, con conseguente attivazione di bandi e concorsi nel settore comunicativo. Sempre nella comunicazione, sono state create guide specifiche e “passaporti” a favore del comparto turistico per creare una rete di percorsi, far vivere un’esperienza più immersiva e riportarne con sé il ricordo.

Turismo

La comunicazione attraverso la stampa e i materiali di queste iniziative ha avuto diffusione capillare ed è riuscita a raggiungere un vasto pubblico, creando consapevolezza del patrimonio storico e culturale dei territori e del suo valore. Questa azione ha avuto impatto sia sui residenti nei territori che nel comparto turistico. In quest’ultimo, molte Associazioni, le Istituzioni stesse, ma anche strutture private del comparto turistico, hanno subito abbracciato l’iniziativa facendo da cassa di risonanza. Molteplici sono state, nelle varie città, le attivazioni di percorsi cittadini fra questi “monumenti vivi”. Piccole attività che rivestono un ruolo fondamentale come punti di riferimento dei cittadini e diventano motori di un turismo che riscopre il valore del patrimoni, della storia, delle radici.