Per comunicare, è importante avere sempre sott’occhio l’andamento dei vari mercati.

In questo post, facciamo il punto sull‘andamento del mercato pubblicitario a settembre 2019. Guardando le analisi Nielsen, si registra un’interessante variazione. A settembre, il mercato degli investimenti in Italia chiude in positivo, +1.8% rispetto a settembre 2018 e rispetto al trend precedente Gennaio/agosto che segnava un negativo del 5,9%.

L’andamento dei singoli media

Guardando i singoli mezzi, la radio continua la sua crescita importante con un +13,4%. La stampa rimane in sofferenza mentre continua a crescere il digitale. Negli “schermi” crescono il cinema del 18,5%, così come la GoTv del 6,3%, e la Tv che passa da -6,4% del periodo gennaio/agosto a un più tiepido -0,6%. Per quanto riguarda il web, la raccolta nei primi 9 mesi mesi del 2019 chiude in positivo, a +8,4%.

L’andamento nei settori merceologici

Nielsen segnala 6 settori in crescita, con un apporto di circa 20 milioni di euro. Per i primi 10 settori solo farmaceutici/sanitari (+2,5%) e distribuzione (+2,1%) hanno un andamento positivo. Per gli altri continua l’andamento negativo di telecomunicazioni (-18,6%), automobili (-9,8%) e abitazione (-11,6%), che investono complessivamente circa 107 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo 2018.

L’analisi di Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen

“Continua il percorso verso ‘quota zero’. La TV è in trend di recupero (-0,6%) anche sul mese di settembre, rispetto alle performance negative e fisiologiche dell’estate che si confrontavano con i mondiali, e migliora leggermente in trend rispetto al mese precedente. La radio continua la sua crescita importante nel mese di settembre, confermando oltre ogni aspettativa la buona performance con una crescita nel mese in doppia cifra, bissando il +11% di maggio, mentre la stampa rimane in sofferenza. Ancora in crescita il digitale.”

Obiettivo zero

Dal Sasso prosegue: “Il percorso di recupero definito è giustificato dai numeri: in altre parole, per arrivare allo ‘zero’ gli ultimi tre mesi dovrebbero crescere del 2,1%, performance che potrebbe essere raggiungibile se consideriamo che l’ultimo trimestre degli ultimi due anni dispari (che coincidono con la presenza di eventi estivi) è cresciuto rispettivamente del +3,7% (ultimo trimestre 2015 vs 2014) e del +4,1% (ultimo trimestre 2017 vs 2016). Per fornire un’indicazione concreta sul fine anno – conclude Dal Sasso – e confermare eventualmente la ‘quota zero’ sarà importante verificare se il trend positivo sarà confermato nel mese di ottobre. In ogni caso non ci si dovrebbe discostare di molto dal pareggio, a meno di avvenimenti imprevedibili su novembre e dicembre.”

Si cerca, quindi, un pareggio rispetto agli anni precedenti ma, soprattutto, la quadra sui mezzi cartacei che restano ancora indietro pur rappresentando un vettore importante su alcuni target.