Instagram è nato nel 2010 come piattaforma di condivisione puramente fotografica e visuale. Questa sua caratteristica ha da subito attratto una massa giovane di utenti che, attraverso il social network, hanno condiviso foto della propria quotidianità e delle proprie esperienze. Il mezzo ha avuto un successo repentino dando, di fatto, il via all’epoca dei “creator”. Nel luglio del 2011 gli utenti erano già 10 milioni e la società annunciava di aver già pubblicato in meno di un anno di vita 100 milioni di foto. Una crescita inarrestabile che ha portato il 9 aprile 2012 Mark Zuckerberg ad annunciarne l’acquisizione. Nel 2013 gli utenti attivi erano saliti a 150 milioni.
L’impatto di Snapchat e l’introduzione delle stories
Per diversi anni le evoluzioni del mezzo sono state minime fino a quando, nel 2016, sono state introdotte le “stories”, brevi video o foto visibili sul profilo dell’utente per sole 24 ore. La formula è stata mutuata palesemente da un nuovo giovane concorrente, “Snapchat”, che non riesce a sopravvivere all’impatto del colosso. Questa evoluzione ha esasperato ulteriormente lo spostamento di paradigma da quanto viene sperimentato allo sperimentatore stesso con una prevalenza di post a “selfie” (come cantava nello stesso anno un tormentone di Fabio Rovazzi) e stories in prima persona.
L’impatto di TikTok sull’evoluzione di Instagram
Sempre nel 2016, per assecondare questa centralizzazione dell’individuo, è nato TikTok. Il nuovo social network si basa sui video e permette ai creator di condividere le loro passioni, tendenza che si è evoluta fino ad oggi con la poetica POV e, dal lockdown in poi, con’ASMR. L’ingresso nel mercato di TikTok va ad interessare una vasta gamma degli utenti Instagram e un pubblico di ancora più giovani. Il nuovo social rappresenta, quindi, una minaccia per Instagram.
Evoluzione zoppicante o concorrenza?
La risposta di Instagram non si è fatta attendere. La piattaforma ha puntato sempre di più sui video – in particolar modo sui reel – arrivando a premiare con l’algoritmo le visualizzazioni rispetto alle interazioni. Anche l’introduzione delle pagine “esplora” e “shop” è stata una parte fondamentale della tendenza insieme alla riduzione delle immagini e dei contenuti dei profili degli amici nel thread. Una riduzione che va a favorire pubblicità e contenuti video mainstream volti a tenere maggiormente l’utente sulla piattaforma.
Kim Kardashian e Kylie Jenner criticano l’evoluzione di Instagram
Le due pioniere di Instagram hanno portato al pubblico la loro vita privata e il loro lavoro attraverso dei semplici e immediati scatti e non hanno apprezzato l’evoluzione del mezzo. A metà luglio 2022 hanno fatto diventare virale la petizione lanciata dalla fotografa Tati Bruening “Make Instagram Instagram again (stop trying to be tiktok i just want to see cute photos of my friends.)”.
La risposta di Instagram
La risposta di Adam Mosseri (Head di Instagram) non si è fatta attendere: attraverso un video, ha spiegato le ragioni di questo cambiamento epocale sconfessando la rivoluzione dell’algoritmo. Secondo Mosseri, gli utenti stanno passando naturalmente ai video e questi di conseguenza saranno sempre più fondamentali, ma allo stesso tempo promette che la piattaforma continuerà a dare precedenza ai contenuti degli amici e alle storie e non a quelli suggeriti o sponsorizzati. Mosseri non nasconde che la piattaforma deve evolversi perché il mondo sta cambiando rapidamente e loro devono tenere il passo. Non a caso, il metodo preferito di comunicazione dello stesso Mosseri sono i video con i quali annuncia ogni novità e chiede l’opinione della community spingendo a provare e valutare le nuove feature che vengono proposte di volta in volta.
Di sicuro se si scontrano a suon di post il CEO stesso di Instagram e le Kardashian, la risonanza è mondiale e la notizia viene commentata da tutti, anche chi non ha un account o magari non lo usa. Sarà interessante valutare nei prossimi mesi quali sono stati gli effetti del dibattito sulla crescita della piattaforma e se la polarizzazione di utenti fra TikTok e Instagram sia proseguita.
Abbiamo già parlato di Instagram e di social media qui