Negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più una nuova filosofia di viaggio, il cosiddetto turismo consapevole, noto anche come turismo responsabile, turismo etico o turismo sostenibile.
Tante definizioni che delineano un percorso lungo e ambizioso che si prefigge di trasformare il viaggiatore da turista passivo a turista attivo. Viaggiare non si riduce a scattare qualche selfie o fare la spunta dei luoghi visitati ma deve diventare un’esperienza autentica da vivere che trasforma il turista di massa in viaggiatore del mondo, valorizzando il dialogo tra i popoli e il rispetto delle diversità.
Il viaggio culturale come ponte fra i popoli
Oltre alle visite nei luoghi più celebri, il rinnovato senso del turismo combina attività che mettono in contatto diretto il viaggiatore con la popolazione locale, per vivere le tradizioni, la cultura e le arti del proprio paese, in un contrasto a volte anche impattante ma sicuramente autentico, lontano dal concetto del viaggio delle riviste patinate.
Il moderno viaggiatore cerca infatti questa tipologia di viaggio per esplorare davvero nuove culture e nuovi mondi, per uscire dalla propria “comfort zone” e osare un po’, per vivere esperienze forti, da poter ricordare a lungo e che arricchiscono il proprio bagaglio culturale ed esperienziale.
(Abbiamo parlato di slow travel e ambiente anche nel nostro precedente post > Pronti per il Glamping? Zaino (griffato) in spalla: la nuova frontiera del lusso è il campeggio)
L’ONU e il turismo etico e sostenibile
Dal 2017, Anno Internazionale del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo, la risoluzione dell’ONU riconosce “l’importanza del turismo internazionale, e in particolare la designazione di un anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo, per promuovere una migliore comprensione tra i popoli in tutto il mondo, nel condurre ad una maggiore consapevolezza del ricco patrimonio di varie civiltà e al raggiungimento di un migliore apprezzamento dei valori intrinseci di culture diverse, contribuendo così al rafforzamento della pace nel mondo”; e nonostante le parole altisonanti e la definizione un po’ prolissa, il turismo è ancora oggi saldamente presente nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile come motore di progresso e tutela del pianeta nonché fondamento di pace e comprensione reciproca tra i popoli.
Occhi nuovi e una nuova accoglienza per scoprire il mondo
C’è una realtà importante a Firenze che sposa questo nuovo stile di accoglienza turistica, promuovendo una nuova offerta commerciale che favorisce l’esperienza di vita del territorio visitato non come frettoloso turista ma come un “residente temporaneo”. Si tratta del Movimento Life Beyond Tourism®, un network riconosciuto a Marzo 2018 nell’ambito della 20° Assemblea Internazionale della Fondazione Romualdo del Bianco e condiviso da UNESCO nel 42° UNESCO World Heritage Committee con un proprio Manifesto dallo slogan “Heritage as a Builder of Peace”, che vede nel turismo un’opportunità strategica di dialogo tra civiltà e una rete di interazioni fra viaggiatori. L’UNESCO, proprio oggi, inizia i festeggiamenti del 75° anniversario dall’adozione della sua costituzione all’insegna di una semplice parola: PACE.
Il web come nuova frontiera del viaggio e delle connessioni internazionali
Viaggiare consapevole oggi non è complicato ed è sempre più presente nelle abitudini, o meglio, non lo sarebbe se non ci fosse il Covid che ha costretto a ridurre gli spostamenti e i contatti tra le persone.
La stessa pandemia ha però amplificato la necessità di una modalità etica di viaggiare e di accogliere, mettendone in evidenza le potenzialità e tutta l’aderenza alla complessità del momento che stiamo vivendo.
Si sono così sviluppati altri modi di viaggiare anche virtualmente attraverso la rete e Life Beyond Tourism®, che ha costruito negli anni una rete internazionale composta da oltre 500 istituzioni in 111 Paesi, si è fatto promotore, fra le altre cose, di importanti iniziative che hanno decisamente contribuito a valorizzare la cultura del viaggio e la connessione tra i popoli: dai corsi di formazione a distanza, agli eventi e mostre virtuali, ai concorsi fotografici, fino ai progetti Art in our HeArt web e Vo’ per Botteghe web, pensati per tutelare il patrimonio di tradizione artigiana, oltre alla piattaforma di promozione delle differenti specificità territoriali ospitata sul loro portale che offre soluzioni per esplorare nuovi stili di vita in attesa di poter tornare nuovamente a viaggiare.
(Se vuoi approfondire, avevamo già trattato il tema di botteghe e artigiani nel nostro precedente post > Botteghe e negozi storici. Il valore del patrimonio e della comunicazione)
Un turismo alternativo che valorizza l’esperienza e incoraggia il dialogo.
Uno stile di viaggio consapevole spinge il viaggiatore anche a riconsiderare sé stesso, in relazione a ciò che ha vissuto, alle tante esperienze fatte e favorisce una maggiore consapevolezza che a lungo termine può ridurre le diseguaglianze e incoraggiare il dialogo interculturale imprimendo l’esperienza per sempre nella memoria.
Thanks to Unsplash for the photos